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martedì 19 novembre 2013

La grande bellezza nei cinema olandesi


Lo scorso mercoledí 6 novembre all’EYE Instituut di Amsterdam è andato in premiere La Grande Bellezza il nuovo film di Paolo Sorrentino. Presentato in anteprima al Festival di Cannes di quest'anno questo film ha segnato il grande ritorno dell'autore a una produzione italiana. La pellicola, accolta da lunghi applausi, ma anche contestata dalla stampa francese, ha l'ambizione o la presunzione, di dire qualcosa di significativo sullo stato attuale dell’Italia, sopratutto sulla sua decadenza. Molti hanno implicitamente fatto un paragone tra questo film e  La dolce vita e 8½ di Fellini  vedendo in tutte queste pellicole il tentativo di  far rivivere la magia felliniana di una Roma contesa fra l’eterno della bellezza e l’effimero grottesco degli uomini.


La Grande Bellezza di Sorrentino ha diviso pubblico e critica, ricevendo consensi e critiche. Il regista si misura con un soggetto molto complesso cercando di raccontare il vuoto di valori dell’Italia contemporanea e in particolare di un ambiente alto borghese romano frequentato da personaggi in cerca di affermazione, ma costantemente incapaci di sottrarsi al fuoco fatuo della mondanità.

Il personaggio principale, interpretato da Toni Servillo, è Jep Gambardella, un giornalista con aspirazioni di scrittore naufragate in un unico tentativo letterario di molti anni prima. A Roma diventa il protagonista della mondanità, perdendosi in un labirinto di umanità incompiute e false che anestetizzano la propria desolazione attraverso uno stile di vita senza pensiero e senza scopo. Molti gli chiedono perché non abbia più pubblicato romanzi e nel corso del film la risposta prende corpo: il tentativo di trovare la grande bellezza della vita, il significato più elevato dell’esperienza, è fallito nel vortice immobile di una società che divora ogni senso profondo temendo che da esso possa derivare un doloroso confronto con il vuoto dell’immagine. Il romanzo pubblicato ormai una vita fa, fa attraversare al sessantenne giornalista viveur, mondano di professione una esistenza con lo sguardo di chi ha visto tutto, stanco e cinico. In questo film per Paolo Sorrentino, più che la storia sembrano contare le suggestioni fatte di immagini.

In questa corruzione fisica e morale fanno da contrasto degli scorci mozzafiato di una Roma notturna e segreta, o soleggiata e monumentale, la visione di una suora intenta a raccogliere arance, il sorriso di una ragazzina, un incontro imprevisto con una donna di classe o la scoperta dell'esistenza di "due brave persone".  Sono le piccole epifanie che bilanciano l'inerzia con cui va avanti Jep in un mondo che prolifera sulle proprie rovine, in cui le velleità artistiche nascondono incapacità e mancanza di talento.

Purtroppo in questo film è presente una ridondanza dicontenuto, che si protrae in assenza di un’autentica trama e piuttosto si affida a una sequela a volte estenuante di frammenti sempre uguali, riempiti da individui che replicano se stessi nel compimento di azioni patetiche, bizzarre, amorali.

E’ possibile vedere La grande bellezza in diversi cinema in Olanda. Per maggiori informazioni consultate il link di seguito riportato:http://www.biosagenda.nl/film_la-grande-bellezza_25745.html
(fonte internet spettacoli blogosfere)

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